Ancora suoli che si dividono tra marne e arenarie (il “flysh”, che localmente è detto “ponca”) e, soprattutto, Zegla: una manciata di declivi frastagliati, che salgono dal Collio Friulano alla Slovenia. Qui, in un’estensione non immensa, è concentrata l’élite enoica del Collio ed è qui che si trova anche la cantina Sturm. Come suggerisce il nome, le origini della famiglia sono austriache e l’azienda, agli inizi degli anni ’70, ha cominciato il suo percorso enologico, che oggi continua brillantemente con la conduzione di Oscar e di figli Denis e Patrick. Gli Sturm gestiscono un potenziale produttivo di 80.000 bottiglia di media all’anno, ottenute da 12 ettari di vigneto, rappresentando il “taglio” classico aziendale dell’artigianato enologico che contraddistingue da sempre il Collio. Il Collio Friulano 2018 versione Bio ci ha colpito per stoffa e vivacità in abbondanza. Un vino schietto, pieno e gustoso, dai profumi nitidi e fragranti, che spaziano dai fiori ai frutti, e che possiede progressione gustativa sapida e succosa, con finale dalla bella nota di erba aromatica a chiudere un sorso dinamico e scattante.
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