Lunga è la tradizione della famiglia Tedeschi, tra le aziende di riferimento della Valpolicella in fatto di qualità e stile. Una cifra moderna eppure ancorata alla più pura tradizione della zona, che sa esprimere fattura inecceppibile e doti caratteriali non marginali. Questa, a nostro avviso, la miglior chiave di lettura per inquadrare il lavoro di questa famiglia. Un mix capace di regalare vini davvero pregevoli, compiuti e stilisticamente impeccabili. Uno stile nato con Lorenzo Tedeschi, nei primi anni Sessanta e che, con le dovute messe a punto, continua anche oggi. È lui che ebbe l’idea, rivelatasi azzeccata, di vinificare separatamente le uve del vigneto “Monte Olmi” dando origine a uno dei primissimi Cru della Valpolicella, ancora oggi vino portabandiera dell’azienda. Cru a parte, la Tenuta conta vigne in diverse zone vocate della Valpolicella Classica: “La Fabriseria”, “Maternigo”, “Lucchine” e, come detto, “Monte Olmi”. Negli ultimi anni l’azienda sta facendo un interessante lavoro di zonazione, con focus sulle vigne della Tenuta Maternigo, acquistata nel 2006 e coltivata a vigneto su una superficie di 31 ettari. Un’opera lungimirante e meritevole che porterà a scelte agronomiche ancora più precise e puntuali, capaci di variare caso per caso a seconda delle attitudini dei terreni. Una operazione non proprio frequente nel Veneto enoico e ancora più meritoria visto che parte dalla iniziativa di una singola azienda. E veniamo al nostro assaggio, capace immediatamente di catapultarci nello stile e nell’idea stessa di vino di questa prestigiosa famiglia. L’Amarone 2011 è ottenuto da uve raccolte in diversi siti delle colline di Mezzane e di Tregnago, caratterizzate da terreni di argille rosse e calcare ricco in scheletro. Un blend che regala equilibrio, incarna i tratti più affascinanti della zona, non rinuncia a identità e stile della maison. Un grande rosso che sa coniugare potenza, intensità e grazia: profuma di frutta matura e ha un bel corredo speziato, arricchito da note di erba tagliata e cenni di sottobosco. Intenso e rilassato allo stesso tempo, denso quanto scaltro, potente e dinamico, affina per tre anni in botti di rovere di Slavonia, che garantiscono un tocco boisé mai sopra le righe.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024