Nel 1998 Paolo Baratta, assieme alla moglie Gemma, decidono di iniziare un progetto enologico in Maremma e dal 2010 anche la figlia Eva, insieme a suo marito Javier Pedrazzini, fanno parte di questa realtà, che per questo si può definire a conduzione familiare. Tenuta Monteti conta su 28 ettari vitati e nel 2004 le prime bottiglie aziendali arrivano sul mercato. Il Caburnio, che prende il nome da un refuso compiuto da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, è il vino di entrata di Monteti e nella versione 2012, si caratterizza per immediata piacevolezza, sia aromatica che gustativa, con sorso agile e profumi puliti. Affina per 12 mesi parte in acciaio e parte in barrique nuove e di secondo e terzo passaggio.
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