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LA GRIFFE

Tenuta San Guido, Doc Bolgheri Sassicaia 2015

Vendemmia: 2015
Uvaggio: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc
Bottiglie prodotte: 228.500
Prezzo allo scaffale: € 165,00
Azienda: Tenuta San Guido
Proprietà: Marchesi Incisa della Rocchetta
Enologo: Niccolò Incisa della Rocchetta, Graziana Grassini
Territorio: Bolgheri, Sassicaia

Dire che questo vino bolgherese è uno dei più luminosi e celebrati esempi delle potenzialità enologiche del nostro Paese può risultare ridondante, addirittura scontato. Con quest’etichetta, alla fine degli anni ‘60, gli Incisa della Rocchetta hanno inventato in un sol colpo un modo di pensare e di fare vino in Italia, un territorio (tanto che il legislatore ha dovuto cucirgli addosso una Doc, praticamente su misura) e un termine di paragone con i grandi del pianeta per tutto il movimento vitivinicolo nazionale. La ricetta oggi sembra semplice, persino banale, ma se pensiamo a quei tempi non c’è niente di più rivoluzionario: sperimentazione di importanti varietà bordolesi (“del resto quelli erano i vini preferiti da mio padre”, ama ricordare Mario Incisa della Rocchetta), uso di legni piccoli e poi la clamorosa degustazione del 1978 organizzata dalla rivista britannica Decanter che impone l'annata 1972 del Sassicaia (alla sua quarta uscita ufficiale) come il Cabernet più buono del mondo. Questi i primi passi per la costruzione del mito, che ha una forza tale da mantenere il suo appeal decisamente intatto (anche se non sono pochi coloro che considerano i Sassicaia degli anni '80 i più riusciti), mettendo praticamente tutti d’accordo: dal semplice frequentatore occasionale del mondo del vino alla critica, passando per i super appassionati del settore. Il che, evidentemente, non significa che si tratta di un prodotto "piacione", ma, piuttosto, di un vino che, come capita a pochissimi nel mondo, è riuscito a raggiungere una sua "oggettiva" bontà, in grado di appagare il profano come il super-esperto. E veniamo all’ultimo nato. Il 2015 è un rosso di sensazionale potenza e complessità, capace di profumi subito intensi di ribes, mirtilli e frutta scura in genere, accompagnati da cenni di cuoio, sandalo e macchia mediterranea, capaci di complessificarsi ulteriormente stando nel bicchiere. La bocca è calda, avvolgente e cremosa, ancora giovanissima, ma dal sicuro e scintillante avvenire e con quel tannino così garbato a suggellare, come una firma inconfondibile, quella grazia del sorso che ritroviamo, per dirla tutta, solo in questa etichetta, pur guardando con grande attenzione al pluridimensionale panorama enoico italiano. Oggi alla Tenuta San Guido, che conta su 90 ettari di vigneto, si producono quasi 800.000 bottiglie, perché accanto al Sassicaia si sono affiancati nel tempo anche Le Difese e il Guidalberto, a completare il portafoglio prodotti. Vini gerarchicamente e non solo inferiori al vino "bandiera" aziendale, ma ben centrati nelle loro rispettive tipologie.

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