Il Sassicaia 1985 è senza dubbio tra i migliori vini rossi di sempre, considerato da più parti una vera e propria leggenda, per molti addirittura il migliore. Primo vino italiano a ricevere i 100/100 dalla rivista Usa The Wine Advocate” (il cui fondatore, Robert Parker, nel 2015, a quattro anni dal suo ritiro dalla critica enologica, considerava il vino “che più mi è piaciuto in assoluto nei miei 37 anni di carriera”), dava il là definitivamente al mito enoico di Bolgheri, che proprio negli anni Ottanta del secolo scorso spiccava il suo balzo decisivo. Un vino che aveva mosso i suoi primi passi nella seconda metà degli anni Sessanta, come è noto, e che, e questo è forse un aspetto meno conosciuto, nasceva in mezzo ad una natura incontaminata, nel vero senso della parola. Mario Incisa della Rocchetta fu infatti il primo Presidente del WWF italiano e creò il “Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri” già nel 1959. Una storia fatta di un profondo rispetto della natura che è sempre stata mantenuta. Per questo il Sassicaia è un vino moderno. E per giunta che “non sbaglia un colpo”, come dimostra anche l’ultima edizione commercializzata, la 2022.
(fp)
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