Trimani Wine Bar

Trimani nella Capitale è una specie di “istituzione” quando si parla di vino, se non fosse altro per la storia e la solidità dell’enoteca di famiglia, “vinai a Roma dal 1821”. Nel 1991 è nato il Wine Bar Trimani. A distanza di 28 anni da quella apertura sembra tutto ben codificato, ma allora, quando il vino al bicchiere non esisteva, è stata letteralmente una rivoluzione. Come sono andate le cose lo sappiamo, a dimostrazione della portata dell’intuizione. Se inizialmente il cibo era in secondo piano, oggi, come ovvio, è diventato l’altro protagonista del locale. Il piatto simbolo resta forse il crostino con il lardo di Silvio Brarda e mozzarella, tanto per parlare della rigorosa ricerca delle migliori materie prime. Restano gli immancabili taglieri di salumi italiani, di formaggi solo italiani, solo francesi, e solo per i blu d’Europa, ma non manca anche il cucinato: spaghetti con guanciale, pecorino e carciofi, trimalcioni di farro con crema di broccoletti e baccalà, quiche alle verdure, variazione di salmone e polenta concia, solo per fare alcuni esempi.