Un’idea di papà cresciuta con la professionalità della figlia, ormai rodata chef de cave di questa misurata ma stra-reputata (dal Magnificentia al Comarì le sue etichette hanno lasciato il segno) casa franciacortina. L’idea è un incrocio cartesiano che ha per assi il tempo e il terroir: 5 annate consecutive d’un’uva (lo Chardonnay) a dire la varietà pedoclimatica (ma anche la tenacia) dei vigneti di qui, e a mixare le sfaccettature diversamente atteggiate dei millesimi usati. Il Quinque, blend di serietà e sorriso, densità e freschezza - in fusione impeccabile – v’incanterà a lungo. E a ottobre raddoppia: nasce il Dequinque, decennio in una bottiglia, “deb” attesissimo.
(Antonio Paolini)
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