Un piccolo “clos” di meno di un ettaro, caratterizzato da terreni magri e sassosi, ad un’altezza che sfiora i 500 metri. Quello di Sant’Eusanio, all’interno di una zona già di per sé limite come quella di Popoli, è senza dubbio tra i terroir emblematici della viticoltura di montagna italiana. Da qui partiva il vecchio sentiero che i monaci benedettini percorrevano per tornare all'Eremo di San Benedetto, dopo una giornata nel vigneto, e da qui nasce l’omonimo Montepulciano aziendale. Un vino a due velocità, almeno al momento del nostro assaggio: piuttosto maturo al naso, con qualche nota dolce in evidenza; di grande verve e trama tannica in bocca, dove manca soltanto un po’ di bottiglia.
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