Oggi sono 40 gli ettari vitati aziendali, per una produzione di 310.000 bottiglie, e fotografano l’impegno di una cantina che incarna il ruolo di punto di riferimento del Collio. Ma l’azienda ha una storia dalle radici più lontane, che parte nel 1930 con Daniele Venica, passando per Delchi ed arrivando ai fratelli Gianni e Giorgio Venica, Ornella, moglie di Gianni, Giampaolo, Serata e Marta (rispettivamente figlie di Gianni e Giorgio). Un’azienda che, evidentemente, non potremmo che definire bianchista. A riprova di questo, la tenuta nel tempo dei loro vini, come il Pinot Bianco 2010. Il suo profilo olfattivo mantiene un delicato animo floreale, che si fonde a note più evolute di fieno ed erbe aromatiche, con tocchi gessosi. In bocca, il sorso è affusolato, con la sapidità che resta vivace fino ad un finale ammandorlato. Come accade per la maggioranza delle etichette dell’azienda con sede a Dolegna del Collio, al nome del vitigno si accompagna in etichetta anche il nome del vino. Per il Pinot Bianco, dal 2013, è stato scelto quello di “Talis” che in lingua friulana significa tarassaco, erba officinale che rimanda ad uno dei riconoscimenti olfattivi del vitigno.
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