Fondata nel 1986 dalla famiglia Guilisasti, Vinedos Emiliana è un’azienda biologica, che nel caso del vino Coyam oggetto del nostro assaggio, adotta anche i principi dell'agricoltura biodinamica. La progressiva conversione dei vigneti a biologico dell’azienda cilena è iniziata a metà degli anni 1990. Oggi, Emiliana conta su 2.812 ettari divisi tra le regioni del Maipo, Colchagua, Casablanca, Bío-Bío, Cachapoal e Limari, 1.470 dei quali sono certificati a biologico e biodinamico e il resto è in conversione. Un progetto importante, condotto dall’enologo Alvaro Espinoza, che significa per questa realtà produttiva essere il più grande vigneto al mondo coltivato con i criteri dell’agricoltura biologica. L’azienda, che rientra nell’orbita di Concha y Toro, pur restando un’entità a sé stante, rappresenta quindi un vero e proprio exemplum per la viticoltura di tutta l'America del Sud. Buone le sensazioni olfattive, con profumi sfumati e ben amalgamati. In bocca, il vino è coerente, tendenzialmente dolce e di buona struttura. I vini a marchio Emiliana sono importati e distribuiti in Italia da Castello Banfi.
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