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LA GRIFFE

Tenuta dell’Ornellaia Toscana Igt Masseto

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2001
Uvaggio: Merlot
Bottiglie prodotte: 30.000
Prezzo allo scaffale: € 190,00 - 200,00
Proprietà: Marchesi de’ Frescobaldi Spa
Enologo: Axel Heinz

La Tenuta dell’Ornellaia rappresenta nell’immaginario del mondo del vino internazionale l’icona forse più riuscita dello “chateau all’italiana”. Messaggero conclamato di questa esclusività, il Masseto è considerato da più parti uno fra i migliori vini italiani. Per noi, invece, tanto per non fare inutili giri di parole, è il miglior vino d’Italia, almeno in questa versione 2001, forse la più riuscita. Perdonateci questo giudizio perentorio che non deriva tanto da un arreso allineamento ai consensi unanimi pur riscossi in tutto il mondo da questo vino (ad esempio i 100/100 di Wine Spectator), ma piuttosto dalla sua capacità di offrire una vera e propria "esperienza sensoriale" all’assaggio, che crediamo essere vicina alla soglia oggettiva del riferimento assoluto. Un’alchimia fatta non solo da uve perfettamente mature, ma anche dal talento di uomini come Lodovico Antinori - inventore dal nulla della Tenuta dell’Ornellaia e alla sua testa fino al 2002 - e Thomas Duroux - enologo del Masseto 2001 ed oggi alla guida tecnica di Chateau Palmer. Solo portando il bicchiere al naso si spalanca un “mondo”: intensità degli aromi spaventosa, ricchezza e complessità unica. Grande frutto nero, erbe aromatiche, tabacco, note balsamiche, menta, cioccolato e toni minerali, integrati mostruosamente. E’ chiaro il suo carattere mediterraneo, ma con l’evoluzione del vino nel bicchiere, arrivano anche le suggestioni di un grande bordolese. In bocca è semplicemente perfetto, a tratti esaltante: cremoso, bevibilissimo, dalla struttura fitta e copiosa, ma allo stesso tempo elegante ed equilibrata, segnata da tannini maturi e vellutati. Nerbo acido vivace, a sostegno di un finale dolce e lunghissimo, che, a voler trovare il pelo nell’uovo, si congeda con una nota alcolica forse leggermente in esubero. Ma sappiamo, la perfezione assoluta non è di questo mondo, anche se il Masseto 2001 rischia quasi di raggiungerla. E' ancora un vino giovanissimo e la curiosità per i vertici di ulteriore eleganza che potrà toccare nei prossimi anni è già molto forte.

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