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LA GRIFFE

Bellavista Docg Franciacorta Extra Brut Gran Cuvée Pas Operé

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 1999
Uvaggio: Chardonnay, Pinot Nero
Bottiglie prodotte: 17.000
Prezzo allo scaffale: € 35,00 - 40,00
Proprietà: Vittoria Moretti
Enologo: Mattia Vezzola

Deve molto la Franciacorta a Bellavista e a Vittorio Moretti imprenditore edile di successo con la passione per il vino, a capo della holding Terra Moretti (che si muove in diversi settori strategici da Moretti Costruzioni e Interholz Italia, a Contadi Castaldi, Petra, L’Albereta, Maxi Dolphin, Lake Hotel, Le Porte Franche). La maison Bellavista rappresenta, infatti, e a pieno titolo, insieme a Ca’ del Bosco, la realtà più importante di questa zona di produzione vitivinicola, che è riuscita a sfidare con successo la ben più blasonata Francia delle bollicine. Dal 1977, anno della sua fondazione, Bellavista non solo è diventata l’azienda più grande di Franciacorta con i suoi 180 ettari vitati, ma ha anche “rispettato”, diciamo così, il destino contenuto nel suo nome. Difficile, infatti, non restare colpiti dalla bellezza della collina su cui sorge - e a cui deve il nome - come da quella della sua cantina. Nelle vesti di moderno mecenate del secondo millennio, Vittorio Moretti ha saputo ricostituire quella antica affinità elettiva fra “bello” e “buono”, producendo vini “conseguenti”, vale a dire in grado di stare a buon diritto nell’eccellenza enologica italiana e non solo, come il Gran Cuvée Pas Operé oggetto del nostro assaggio. Questo Metodo Classico millesimato è un vino emozionante e tecnicamente impeccabile, giocato su un sapiente equilibrio fra l’articolazione della carbonica e la finezza dei lieviti. Le sensazioni olfattive sono all’insegna della complessità e della nitidezza a partire dalle note floreali che colpiscono immediatamente. Poi, affiorano sentori non solo del frutto dell’albicocca, ma anche di albicocca sciroppata; non solo toni di fragrante crosta di pane, ma anche leggeri affioramenti di vaniglia (il vino prima della seconda fermentazione riposa in parte per 7 mesi in barriques). In bocca questo “Non Dosato”, sboccato nel 2004, è soprattutto elegante fin dal perlage finissimo che lo rende cremoso e piacevolissimo. Ma allo stesso tempo è deciso e strutturato, condotto nel suo armonico e avvolgente sviluppo da una freschezza da manuale. Finale denso e lunghissimo.

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