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LA GRIFFE

Biondi Santi Docg Brunello di Montalcino Riserva

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 1999
Uvaggio: Sangiovese Grosso BBS11
Bottiglie prodotte: 7.500
Prezzo allo scaffale: € 230,00 - 250,00
Proprietà: Famiglia Biondi Santi
Enologo: Franco Biondi Santi

Evocare soltanto il nome Biondi Santi, costringe, inevitabilmente, a pensare ad una famiglia, ad un vino e ad un territorio tanto legati da diventare un tutt’uno. In altre parole, alla storia più autentica di uno dei vini italiani di maggior prestigio: il Brunello di Montalcino. Una vicenda affascinante che, come in un grande film epico, racconta le gesta di nobili personaggi e le loro incredibili intuizioni. Il primo “fotogramma” è ambientato nella Tenuta il “Greppo” - tuttora il fulcro della produzione del Brunello Biondi Santi - ed è datato 1888, l’anno della nascita e dell'invenzione stessa del Brunello. Ferruccio Biondi Santi selezionò un particolare clone di Sangiovese (il Sangiovese “grosso”), le cui uve, vinificate in purezza, segnarono una svolta radicale nella concezione stessa del vino di allora, consegnando per sempre alla storia il Brunello, appunto, caratterizzato da una straordinaria longevità. Se ancora oggi questo marchio riesce a suscitare emozioni profonde tra gli eno-appassionati di tutto il mondo, il merito è di chi ha saputo dare, negli anni, continuità e slancio a quelle prime intuizioni. Volti che rispondono al nome di Franco e Jacopo Biondi Santi, attuali continuatori di una dinastia che ha pochi eguali nel mondo del vino e fieri “custodi” di una tradizione insensibile al passare del tempo. Tra i millesimi di riferimento, senza scomodare bottiglie ormai diventate “mitiche” per l’enologia mondiale, possiamo tranquillamente inserire il Brunello di Montalcino “Greppo” Riserva 1999, in una delle sue versioni più riuscite del recente passato. Il colore granato luminoso, segnale di uno storico rigore costruttivo, introduce a profumi di raffinata e complessa austerità, ricchi di frutto e di intriganti note di fiori secchi, cuoio, sottobosco e bacche di ginepro. In bocca, il vino è semplicemente monumentale. Complesso, polposo e raffinato, fitto nella trama tannica, è dotato di una acidità tanto vibrante quanto segnata da un carattere di sicura eleganza. Un vino ancora giovanissimo, in virtù della sua proverbiale capacità di tenuta nel tempo, eppure già pienamente godibile, capace di annunciare il meglio di sé ancora per moltissimi anni. L’ennesimo capolavoro che arricchisce la fantastica collezione firmata Biondi Santi.

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