La svolta nella filosofia produttiva arriva alla metà degli anni ’90 quando l’azienda, nata più di quarant’anni fa, passa nelle mani caparbie di Giovanni Ciacci, l’attuale proprietario. Arriva così l’ampliamento della cantina, l’acquisizione di nuovi ettari di vigneto (oggi una trentina) e una rigida selezione clonale sul Sangiovese. Il Brunello ’00 mostra i tratti “caldi” dell’areale di produzione (la zona sud di Montalcino, tra Castelnuovo dell’Abate e S. Angelo in Colle, una delle micro-zone ilcinesi dal potenziale più interessante) e dell’annata, senza rinunciare a più vivaci spunti balsamici che portano il vino in profondità. Tannino giovane ma di buona grana.
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