Dopo anni di abbandono, le terre confiscate ai boss mafiosi del corleonese, tornano ad essere coltivate da un gruppo di giovani che nel 2001 hanno fondato, grazie al progetto Libera Terra promosso dall'associazione Libera e dalla Prefettura di Palermo, la Cooperativa Placido Rizzotto. Il vino da loro prodotto, seguendo tra l’altro i dettami dell’agricoltura biologica (è vinificato nella Cantina Sociale dell'Alto Belice), ha un colore giallo paglierino abbastanza carico mentre al naso mostra sentori lievemente erbacei accompagnati ad altri di mela gialla, il tutto giocato su toni ossidativi. Semplice anche al palato, si dimostra coerente e ben determinato. Poteva essere altrimenti?
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