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LA GRIFFE

Antinori Toscana Igt Solaia

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2001
Uvaggio: Cabernet, Cabernet Franc, Sangiovese
Bottiglie prodotte: 85.000
Prezzo allo scaffale: € 90,00 - 95,00
Proprietà: Antinori Spa
Enologo: Renzo Cotarella

Il Solaia rappresenta per la Marchesi Antinori, da 26 generazioni nel mondo del vino, non solo il proprio vino "bandiera", ma una vera e propria icona, capace di risollevare letteralmente le sorti dell'enologia italiana che, nel 1978 anno del suo debutto, non erano proprio come le conosciamo oggi. Certo, un'operazione compiuta non da solo ma assieme al "capostipite" Sassicaia (prima annata 1968) e al Tignanello (prima annata 1971), ovvero i "Supertuscan" per eccellenza. Concepito come gli atri due vini da Giacomo Tachis, secondo il classico modello bordolese di blend (composto da Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, come il cugino Sassicaia, "parente" stretto anche nell'assonanza del nome), viene prodotto con questo uvaggio soltanto nelle annate 1978 e 1979, dopo di che viene aggiunta alla sua composizione anche una percentuale di Sangiovese. Affinato rigorosamente in barriques nuove per un minimo di 12 mesi, il Solaia viene ottenuto dalle uve coltivate nell'omonimo vigneto (contiguo al vigneto Tignanello) di 10 ettari esposto a sud-ovest tra i 350 e i 400 metri s.l.m., situato presso la Tenuta Tignanello a Mercatale Val di Pesa nel Chianti Classico. Protagonista assoluto del rilancio dell'enologia, dicevamo, non solo toscana ma dell'intero Bel Paese, ha ricevuto una serie fittissima di premi che lo hanno reso un vino di culto, fino al recente e prestigiosissimo riconoscimento di Wine Spectator che, con l'annata 1997, lo ha eletto miglior vino del mondo. La versione 2001, complice un millesimo particolarmente felice per i vini toscani, riassume quasi paradigmaticamente le caratteristiche peculiari di questo vino, espressione compiuta del concetto di eleganza nel vino. Complesso e articolatissimo il profilo aromatico, che spazia dai piccoli frutti rossi a cenni di tabacco, dalle note balsamiche a lievi ricordi di vaniglia, coesi con estremo equilibrio. Bellissimo l'attacco al palato, preciso e dolce, che preannuncia uno sviluppo imponente, con tannini di grana finissima, accompagnati in una progressione gustativa avvincente da una verve acida tesa ed armonica, fino ad un finale interminabile. Ancora giovanissimo.

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