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LA GRIFFE

Château d'Yquem Appellation Sauternes Controlée Château d'Yquem Premier Cru Superieur

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2002
Uvaggio: Sauvignon, Semillon
Bottiglie prodotte: 100.000
Prezzo allo scaffale: € 175,00 - 185,00
Proprietà: LVMH Group
Enologo: Sandrine Gambray

“C’è del marcio in Danimarca”, recita Amleto nell’omonimo dramma di Shakespeare. Ma anche il “marcio” può tramutarsi in oro, o meglio in oro liquido, ossia nel vino più prestigioso e rinomato del mondo da quasi due secoli. E’, infatti, la “pourriture noble” (marciume nobile) il segreto di Château d’Yquem. L’azione della Botrytis cinerea (è questo il nome scientifico della muffa che attacca gli acini) accelera l’appassimento delle uve, amplificandone la concentrazione. Ma la magia del Sauternes passa molto anche dal suo terroir: terreni minerali, un microclima soggetto a estati caldo-umide e inverni rigidi, con la permanenza di nebbie dalla fine di agosto fino ad autunno inoltrato. La vendemmia è il momento decisivo: effettuata da settembre a dicembre, con passaggi ripetuti negli stessi filari, determina una resa bassissima: non più di 6 ettolitri di vino per ogni ettaro di vigneto. Il vino, affinato per almeno tre anni in barriques, raggiunge la sua maturità a 8-10 anni dopo la vendemmia, ma si conserva senza problemi per 30-40 anni, o anche più a lungo. Per oltre due secoli, la famiglia Lur Saluces ha curato la produzione dei vini d'Yquem (il nome Lur Saluces compariva anche sulle etichette sotto a quello di Château d’Yquem). Nel 1999, l’azienda è passata sotto il controllo di Lvmh, primo gruppo mondiale nel settore del lusso. Al conte Alexandre Lur Saluces,che per tre decenni è stato al timone dell’azienda, è subentrato (dal 2004) Pierre Lurton. L'azienda conta su 65 dipendenti a tempo pieno (più circa 500 stagionali per la vendemmia) e la produzione non supera storicamente le 100-120 mila bottiglie, ma la nuova proprietà ha in progetto di raddoppiarla. La versione ’02, è ancora giovanissima. All’olfatto, domina la complessità e le suggestioni aromatiche sono sempre nuove ogni volta che si avvicina al naso il bicchiere: frutta secca, sciroppata, vaniglia, miele, note speziate e il tipico aroma di zafferano della Botrytis. In bocca, il vino è equilibrato, elegantissimo, mai stucchevole.

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