Chi se lo aspettava? Senza cadere in frettolosi entusiasmi questo rosato può essere considerato, relativamente al blasone dell’azienda e alla tipologia, uno dei vini rivelazione dei nostri assaggi del mese. Prodotto dall’azienda Cefalicchio, realtà a conduzione familiare “convertita” dal 1992 ai principi dell’agricoltura biodinamica e operante a 360 gradi nella produzione di specialità agroalimentari pugliesi, il Ponte della Lama ci ha pienamente convinti per l’integrità di frutto e la complessità di fondo poco usuale. Il naso abbina alle note floreali sensazioni di scorza d’agrume e melograno. Il palato è pieno, succoso, sapido ma di sorprendente acidità.
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