Questo spazio è dedicato alla dimostrazione di quanto il vino di un territorio possa invecchiare. Il Soave ha un talento per farlo, negli anni dimenticato, preferendo una diffusione delle etichette nello spazio anziché nel tempo. Fra chi ci ha creduto ostinatamente - diffondendo la cultura del vino sia a livello locale che nazionale - c'è stato Leonildo Pieropan. Un'eredità importante che ora i figli Dario e Andrea, con la madre Teresita, portano avanti nella nuova cantina. Questa cuvée è un progetto nato dal padre insieme ai figli, per testare - ancora una volta - la capacità evolutiva della Garganega e del Trebbiano di Soave, facendo dialogare 5 diverse annate fra loro (dalla 2008 alla 2012), vinificate in cemento vetrificato, permettendo loro di arricchirsi e completarsi. Il risultato di questa prima edizione è caleidoscopica: frutta gialla dolce (pesca, melone, mango e cedro), frutta secca caramellata, salvia, vaniglia giocano su di una nota gessosa che resta in sottofondo. Il sorso ha una certa morbidezza e larghezza, ma la freschezza agrumata e la sapidità minerale si alternano piacevolmente, lasciando spazio anche alle note amaricanti verso fine sorso e un lungo senso di mineralità.
(ns)
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