Antinori Vino da Tavola Toscano Tignanello

Parlare del Tignanello (primo anno di produzione 1970 e, accanto al Sassicaia, uscito nel 1968, il primo “supertuscan”), significa entrare nel cuore della storia enologica italiana, almeno di quella più moderna, che ha segnato il definitivo rilancio del Bel Paese nel mondo del vino internazionale. Va ancora fiero Sirio Maccioni di averlo preso in esclusiva per il suo ristorante “Le Cirle” nei primissimi anni 70’, lanciandolo nell’alta ristorazione internazionale, il suo luogo d’elezione. Ma il Tignanello è stato il primo vino in tante altre cose. E’ stato il primo vino del comprensorio del Chianti Classico ad abbandonare l’utilizzo di uve a bacca bianca e il primo ad essere affinato in barriques. “Padre” di questo primo (ancora una volta) “bordolese” toscano (da un uvaggio a base di Sangiovese, e Cabernet Sauvignon) Giacomo Tachis. La versione ’78 protagonista del nostro assaggio è ancora superba, per vivezza olfattiva e integrità della tessitura tannica. Ancora in grado di toccare il cuore dell’assaggiatore, anche per il suo fascino da vero campione di storia patria dell'enologia.