La profondità di campo che Arianna Occhipinti sta conquistando negli anni nel suo stare al mondo in quel suo amato pezzetto di Vittoria, si riflette anche nei suoi vini. Col tempo sono aumentati gli ettari che coltiva e, con essi, la capacità di percepirne le differenze e trasformarle (anche) in vini peculiari. Insieme ad essi, si è rivelata anche la sua “moltitudine”, scoprendosi sempre più contadina, non soltanto vignaiola. L'Arianna Occhipinti del 2023, infatti, produce diversi Frappati e Nero d'Avola e Cerasuolo (ottenuti da contrade differenti) ma anche tanti prodotti agricoli, che nascono dal progetto “Orto e Dispensa”: marmellate, confetture, pane e biscotti, farina e succhi, olio d'oliva, agrumi e verdure fresche, che nascono dal frutteto e dall'orto sinergico sparsi fra i vigneti e dai campi di grano antico Tumminia e dagli oliveti. È una questione di cura e sensibilità, di rispetto e attesa, di intrecci fra colture che si arricchiscono a vicenda. Come le persone; come con le persone. Incanta la schiettezza di Il Frappato, serissimo in bocca e generoso di profumi: strati di rose, rovi, piccoli frutti rossi, succosità agrumata e freschezza balsamica.
(ns)
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