Dici Vin Santo e pensi al benvenuto di ogni famiglia toscana che si rispetti, allo scontato abbinamento coi cantucci e, infine, elevando le pretese goderecce al rango di emozionante esperienza al marchio Avignonesi. Un nome, una cantina, una famiglia, quella dei Falvo, intrinsecamente legata alla storia e al territorio di Montepulciano, che ha saputo fare di un vino “casalingo” una sorta di mito dell’enologia mondiale, un oggetto di culto ricercatissimo. Le uve, una volta raccolte, vengono poste ad appassire su dei cannicci raccolti nel vicino lago Trasimeno. Quindi, dopo alcuni mesi, l’uva viene pigiata e il prezioso nettare finisce nei tradizionali caratelli, piccole botti capaci di 50 litri, insieme alla “madre”. Vi resterà per 10 anni, dopodichè le botti verranno riaperte e il vino imbottigliato. La vendemmia 1987 di questa meraviglia regala uno spettro gusto-olfattivo impressionante che va dalla noce alla frutta secca, dal miele di castagno al cuoio, fino al tabacco da pipa. Corposo, complesso e profondo, il tempo gli ha regalato dinamismo ed equilibrio. Finale su note di amaretto.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025