Il Franciacorta Grand Cuvée 2004 di Bellavista, figlio di un’annata di grande equilibrio, coglie al massimo livello le sue caratteristiche. Complesso e ancora vivace negli aromi, si apre al naso su toni di brioche e nocciola per virare verso il cedro candito, i fiori e i frutti gialli, con una nota di lavanda a chiudere il cerchio. Setose le bollicine, che raffinano un sorso teso, appena speziato e molto articolato, chiuso da un nitido finale in crescendo, dove alla mandorla si aggiungono più freschi rimandi agrumati. La Maison Bellavista, dal 1977, anno della sua fondazione, non solo è diventata l’azienda più grande dell’areale bresciano, con i suoi 190 ettari vitati (per una produzione di 1.400.000 bottiglie), ma ha anche “rispettato” il destino contenuto nel suo nome, riempiendolo di contenuti. Difficile, infatti, non restare colpiti dalla bellezza della collina su cui sorge - e a cui deve il nome - come da quella della sua cantina. Nelle vesti di moderno mecenate del secondo millennio, Vittorio Moretti ha così saputo ricostituire quella antica affinità elettiva fra “bello” e “buono”, producendo vini a dir poco “conseguenti”.
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