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LA GRIFFE

Campo di Sasso Toscana Igt Il Pino di Biserno

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2004
Uvaggio: Cab. Franc, Merlot, Cab. Sauvignon, Petit Verdot
Bottiglie prodotte: 20.000
Prezzo allo scaffale: € 34,00 - 36,00
Proprietà: Campo di Sasso srl
Enologo: Helena Lindberg

“Nominiamo” griffe del mese la Tenuta Campo di Sasso, benché non possieda, almeno dal punto di vista temporale, una storia così lunga (l'uscita del suo primo prodotto è datata infatti 2003) da meritarsi di stare in questa categoria. Grande esperienza e spessore storico, almeno dal punto di vista enologico, invece, li possiede in abbondanza se guardiamo ai personaggi che animano questo progetto: Piero Antinori e Lodovico Antinori. Campo di Sasso, infatti, rappresenta il luogo della storica riunificazione di due fratelli che, insieme a pochi altri personaggi del mondo del vino italiano, sono stati gli artefici del cosiddetto “rinascimento” del made in Italy in bottiglia. Da una parte la capacità imprenditoriale di Piero, Presidente della Marchesi Antinori, dall’altra la genialità di Lodovico, “inventore” della Tenuta dell’Ornellaia, in grado di rivaleggiare ad armi pari con la Tenuta San Guido e conquistare, in appena un ventennio, la ribalta assoluta dell’enologia mondiale. La Tenuta Campo di Sasso, situata sulle colline sopra a Bibbona, conta attualmente su 50 ettari di vigneto, coltivato prevalentemente a Cabernet Franc, Petit Verdot e Merlot e destinati ad arrivare a 70 ettari nell'immediato futuro. Per ora, le operazioni di vinificazione si svolgono in località La California, all'interno di un capannone climatizzato e riadattato a cantina, ma presto, non appena il progetto finirà il suo percorso burocratico, inizieranno i lavori per la realizzazione della nuova cantina all'interno della Tenuta, progettata da Gae Aulenti. Il Pino del Biserno, protagonista del nostro assaggio in anteprima e seconda uscita dopo L’Insoglio del Cinghiale, vino base dell’azienda, si pone alla metà della piramide produttiva della Tenuta Campo di Sasso. Ancora giovanissimo, ma già scalpitante, possiede nitidi profumi di frutti neri, arricchiti da un’intensa speziatura e da toni mentolati, solo leggermente adombrati dall’ancora massiccio contributo del rovere. In bocca, il vino dimostra una bella energia e una buona dose di freschezza, che contrasta adeguatamente carica alcolica e massa tannica.

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