Il cotechino deve il suo nome alla cotica, la cotenna di maiale, e prende nomi locali a seconda della zona di produzione. Le sue origini sono vaghe. Probabilmente originario del Friuli-Venezia Giulia, si è diffuso poi soprattutto nel nord Italia, diventando tradizionale in diverse regioni, fa cui: Emilia Romagna, col Cotechino di Modena e Zampone modenese; Lombardia col cotechino bianco, cremonese, della bergamasca, mantovano, pavese; Molise col cotechino formato salsiccia; Trentino col cotechino di maiale; Veneto con ricche declinazioni come il coeghin padovano, il coessin della Val Leogra o codeghin de Lavagno. La sua principale nobilitazione arriva grazie a Pellegrino Artusi che ne parla nella sua “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Il Cotechino Medaglia d’Oro di Levoni, è cotto a vapore, si presenta con un colore rosa rosso, un impasto grossolano e molto profumato. Si consuma caldo e si caratterizza per la consistenza delle carni morbide e per il perfetto equilibrio della speziatura.
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