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LA GRIFFE

Domenico Clerico, Docg Barolo Aeroplanservaj 2017

Vendemmia: 2017
Uvaggio: Nebbiolo
Bottiglie prodotte: 4.500
Prezzo allo scaffale: € 84,00
Azienda: Domenico Clerico
Proprietà: Giuliana Viberti
Enologo: Oscar Arrivabene, Gianmatteo Raineri
Territorio: Barolo

La storia della cantina Domenico Clerico, un grande nome del Barolo in Italia e nel mondo, coincide con la storia di un uomo che ha rivoluzionato la viticoltura nelle Langhe. Animato dalla ricerca incessante della massima qualità, appartenne a quella generazione che, dalla fine degli anni Settanta, guardò a nuovi - per quell’epoca - principi (dal diradamento in vigna all’utilizzo delle barrique in cantina), dando vita a Barolo basati sulla ricerca della concentrazione del corpo e del frutto. Fin dal 1976, quando Domenico Clerico prese in mano l’azienda di famiglia a Monforte d’Alba - partendo da soli tre ettari di vigneto coltivati a Dolcetto - decide di scommettere su quel territorio. Nel 1977 Clerico acquista un terreno nel cuore della Bussia dove inizia a produrre il suo primo Barolo Bussia Briccotto. Un’espansione che continua nel 1981 con nuovi appezzamenti vitati a Monforte D’Alba: Ginestra (dove prende forma il Barolo “Ciabot Mentin”), poi Pajana nel 1990 e Mosconi nel 1995, da cui si ricava la punta di diamante della cantina, il Barolo “Percristina”, dedicato alla figlia e prodotto solo nelle annate migliori. In seguito, tra il 2005 e il 2006, Domenico decide di produrre un Barolo in un comune vicino a Monforte d'Alba ma per certi versi molto diverso, Serralunga d'Alba. Nasce così il Barolo “Aeroplanservaj”, cioè l’“aeroplano selvatico”, il soprannome che il padre di Domenico gli aveva attribuito perché lo considerava un ragazzo capace di volare con la fantasia sulle colline delle Langhe. Ma la sua cantina non è solo Barolo: Clerico è stato un protagonista con la Barbera D’Alba e il Dolcetto (l’amato Dolcetto capostipite dei vini Clerico, la cui prima bottiglia venne prodotta nel 1978), il vino da cui tutto è iniziato. Scomparso prematuramente nel 2017, la sua eredità è stata raccolta dalla moglie Giuliana e portata avanti da un team guidato da Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale, nell’assoluto rispetto dell’impronta senza compromessi del suo fondatore. L’azienda oggi conta 21 ettari vitati, per un totale di 110.000 bottiglie prodotte ogni anno e coltiva unicamente tre vitigni, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo. Ottenuto dai vigneti di proprietà in Serralunga d’Alba, con non meno di 25 anni di età, il Barolo Aeroplanservaj affina in barrique dai 26 ai 36 mesi a seconda delle caratteristiche dell’annata. La versione 2017 propone aromi di frutti scuri, eteree note di Maraschino ed erbe officinali ad anticipare una progressione gustativa dai tannini ancora serrati ma ben inseriti in un frutto nitido, fresco e succoso che ne caratterizza la beva. Mentolato e persistente il finale.

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