Altissimi, purissimi, non sempre lievissimi forse, visto l’impegno puntuto con cui perseguono lo scopo: fare di Castelcerino, vetta del territorio, 400 metri, la cima Coppi del Soave secondo natura. Vecchie vigne di Garganega e Trebbiano curate come figlie ne son la fonte. Tutte in bio (e oltre) e a pergola, 15 superbi ettari celati tra boschi, e tre Cru: Castelcerino, Monteseroni, Vigne della Brà. Da quest’ultimo, basalti e argille per le radici, escursioni da brivido, arriva questo “fiore” dal cuore minerale, lieve al primo tocco, incisivo, materico e lungo poi. Da Filippi, volendo, si può dormire, degustare e godere d’una visita spaziale nel “profondo” del terroir.
(Antonio Paolini)
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