Detto senza inutili giri di parole, i vini di Angelo Gaja, insieme a pochissimi altri, sono gli unici capaci di stare “comodamente” nel gotha dell’enologia mondiale. Ne è un ulteriore conferma il sorprendente assaggio del Barolo Sperss 1990, che, probabilmente, abbiamo sbagliato ad inserire in questa rubrica, tanto è ancora un vino giovane. La sua stratificazione aromatica colpisce prima di tutto per la perfetta integrità della base fruttata, del tutto esente da qualsiasi elemento di terziarizzazione. L’integrazione del rovere d’affinamento è pienamente compiuta e si resta conquistati come da un “caleidoscopio” olfattivo, complesso e sfaccettato, che spazia dalle note di spezie orientali, ai toni balsamici, ai ricordi di legno di cedro, ai sentori affumicati. Al gusto, un’eleganza fantastica e un equilibrio perfetto, non lasciano però sfuggire una bellissima acidità e un mirato sostegno del legno, capace di mettere in evidenza un frutto fragrante ed intenso. Il Barolo Sperss deve il suo nome a quello della proprietà di Angelo Gaja, ubicata a Serralunga d’Alba.
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