L’azienda di Francesco Tessari è stata in grado, in tempi piuttosto brevi, di guadagnarsi un posto di tutto rispetto nel panorama della denominazione bianchista del Soave, benché abbia avuto radici agricole antiche nella vallata d’Alpone e l’azienda vitivinicola sia un fatto, appunto, decisamente più recente. Oggi sono 17 gli ettari coltivati a vigneto, per una produzione di 100.000 bottiglie annue di media. Il progetto enologico è chiaro: fare dei vini legati al territorio, senza inutili forzature e senza seguire schematismi o mode di breve respiro. Gli appezzamenti più significativi si trovano sul Monte Tenda da cui provengono i due Cru aziendali, il Monte di Fice e il Monte de Toni, coltivati su terreni vulcanici scuri. L’azienda ha puntato, dal punto di vista varietale, sulla Garganega che è il vitgno che caratterizza i due Cru. Il Monte de Toni regala un profilo aromatico delicato con ricordi di pesca bianca, note floreali e di erbe aromatiche, non senza qualche cenno di pietra focaia. In bocca, il vino attacca pieno e nervoso, mentre il finale ammandorlato lo rende affascinante e di gran beva.
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