La cantina di Paolo De Marchi, 56 ettari a vigneto per 250.000 bottiglie di produzione complessiva, è da anni un punto di riferimento della sottozona chiantigiana di Barberino Val d’Elsa. Da qui escono fra le etichette più intriganti di tutta la denominazione del Chianti Classico, sempre ben centrate e dallo stile caratterizzato da grande coerenza con il proprio territorio d’origine, basato su equilibrio e sobrietà, nitidezza nell’esecuzione, piena maturità della materia prima e uso misurato del rovere. Il Chianti Classico 2019, benché assaggiato da un campione da botte, conferma la sua affidabilità qualitativa e la sua espressività dai toni tendenzialmente mediterranei.
(fp)
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