Le Chiuse, 8 ettari a vigneto in biologico per una produzione di 35.000 bottiglie, è cantina ormai ben salda nel panorama apicale del Brunello di Montalcino, riconosciuta anche a livello internazionale, ed è artefice di vini dalla personalità austera e dal marcato timbro minerale, sempre capaci di esibire una cifra stilistica coerentemente classica, in grande sintonia con la collocazione geografica dei suoi vigneti: siamo nel quadrante nord della denominazione, tra Montosoli e i Canalicchi. A questo si aggiunge che stiamo parlando di una realtà dal nobile “pedigree”: Simonetta Valiani, che guida dagli anni Novanta del secolo scorso l’azienda insieme al marito Niccolò Magnelli e il figlio Lorenzo, è infatti figlia di Fiorella, sorella di Franco Biondi Santi, il “gentiluomo del Brunello”. Ma per tornare all’attualità, il Brunello di Montalcino 2017 ha profumi sfumati di piccoli frutti rossi, a cui si aggiungono tocchi di sottobosco, corteccia e spezie. In bocca, il sorso e ben profilato, sapido e robusto nella tessitura tannica, approdando ad un finale dai richiami fruttati e dai cenni affumicati.
(fp)
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