Il Collio è una piccola denominazione - sono poco più di 1.500 gli ettari vitati dove sono impegnati oltre 270 aziende tra viticoltori e imbottigliatori - che ha conquistato una posizione significativa, a partire dalla metà degli Anni Ottanta, grazie soprattutto alla sua vocazione bianchista. Un punto fermo quest’ultimo anche guardando ai numeri. L’imbottigliato degli ultimi cinque anni (dati Consorzio Vini Collio) vede costantemente primeggiare quello ottenuto dalle varietà a bacca bianca più importanti (al primo posto il Pinot Grigio, con una media di oltre 13.000 ettolitri, seguito da Sauvignon intorno ai 10.000 ettolitri, Friulano e Ribolla Gialla a quasi 8.000 ettolitri). Ma è il totale dell’imbottigliato della denominazione - sempre nel periodo 2019-2023 - che ha fatto registrare un solido trend: da 50.364,50 ettolitri, a 41.330,05 – 50.786,56 - 54.752,02 e infine 54.823,46 ettolitri, con un andamento altrettanto positivo in termini di bottiglie immesse sul mercato: 5.510.673,33 bottiglie nel 2020, 6.771.541,33 (2021), 7.300.269,33 (2022) e 7.309.794 (2023). Numeri confortanti che sottolineano una denominazione in salute e vini capaci di conquistare anche i wine lover più esigenti. Ne avevamo già sperimentato la qualità nelle nostre monografie precedenti (2019 e 2020), che si consolida in questa del 2024, insieme ad una molteplicità di aziende che avrebbero meritato le pagine della nostra Newsletter. Ne citiamo alcune tra quelle che troverete nei prossimi numero del settimanale “I Vini di WineNews”: Muzic, Drius, Angoris, Renato Keber, Cormons, Subida di Monte, Tenuta Stella, Villa Vasi, Picech, Kurtin, Pascolo, Polje, Carlo di Pradis, Komjanc Alessio, Barone del Mestri, Ronco dei Tassi e Attems.
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