Il marchio Pacherhof è unico: grazie al territorio (tra i più “veri” del vigneto atesino) e alla mano pudica ma, se serve, fantasiosa e ardita di Andreas Huber, enologo e patron (con lui in squadra c’è la solare sorella Katharina). Il Riesling 2018, ultimo d’una serie di hit, ne è la prova. Interpretando l’annata (non facile) Andreas ha scelto di sfruttare il jolly d’un autunno giusto seguito a un’estate arcigna. E allora: vendemmia bifasica, con seconda raccolta ritardata, che ha dato al vino carattere inedito: più denso, morbido (13 grammi di zucchero residuo), ma intrigante e nobile per profumi e persistenza, a metà tra un Kabinett e uno Spätlese di rango.
(Antonio Paolini)
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