Questa “scheda speciale” sembra cucita addosso al vino in questione. La celebre cantina della famiglia Pieropan è - come sappiamo - indissolubilmente legata al Soave, di cui interpreta il territorio e le sue uve dalla fine del 1800. Eppure il talento non si dà tregua. Dopo il successo degli anni Settanta e Ottanta, la famiglia si rivolge alla Valpolicella, con l'acquisto nei primi anni 2000 di Villa Cipolla a Tregnago, nella Val d'Illasi, sui 500 metri di altezza del Monte Garzon. L'antica dimora del Settecento viene restaurata e nei suoi pressi viene costruita la cantina dove deve affinare il vino ottenuto dai suoi vigneti. Lo stile della famiglia Pieropan, tramandata da Leonildo ai figli Andrea e Dario e mantenuto dalla moglie Teresita, è inconfondibile. Anche l'Amarone non manca, infatti, di freschezza ed eleganza, merito anche della scelta di non fare fermentazione malolattica. Ne risulta un vino molto saporito eppure longilineo: succoso già all'olfatto di mora e arancia tarocco, profuma anche di fiori bianchi e rovi, con cenni ematici; il sorso scorre croccante, sorretto da una fresca vena vegetale, pepe e un tannino ben calibrato.
(ns)
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