L’azienda agricola Poliziano, nata nel 1961 da un primo nucleo di 22 ettari, negli anni è cresciuta fino a raggiungere gli attuali 145 ettari tutti coltivati a vigneto, per una produzione di 650.000 bottiglie. Ma non sono soltanto i numeri a sottolineare che questa realtà della denominazione del Nobile di Montepulciano rappresenta saldamente uno dei top player dell’areale. Federico Carletti ha infatti costruito, a partire dal 1980, anche una delle aziende più importanti dell’Italia enoica tout court, simbolo, insieme a poche altre, di quella ascesa del vino toscano, che ha disegnato paradigmi e scenari del tutto nuovi e altamente competitivi. E ancora, la cantina è stata una di quelle realtà che nell’arco almeno degli ultimi trenta anni, nei quali si sono succedute mode, stili e addirittura fasi climatiche diverse, ha mantenuto saldamente il suo ruolo di protagonista. Ancora una volta sono state le scelte di Federico Carletti a dimostrarsi corrette. Scelte da imprenditore non soltanto vinicolo, che hanno efficacemente rafforzato la caratura della sua azienda. Oggi, Poliziano brilla per una costanza qualitativa da primato, con punte d’eccellenza altrettanto affermate, e può proiettare il suo prestigio e il suo successo anche nel futuro, guardando, per esempio, ai figli che si stanno affacciando in azienda. Una continuità, insomma, che potrebbe agevolare un ricambio generazionale, troppo spesso causa, nel mondo del vino soprattutto, dell’esaurirsi di molte esperienze significative. Tornando ai vini, a fare la voce grossa, evidentemente, sono le etichette a denominazione del territorio, specialmente in questo ultimo ventennio, la selezione Asinone, entrata sul mercato per la prima volta con l’annata 1983. Ma, attraverso uno sguardo alla storia aziendale, il Nobile Asinone vede la sua supremazia in qualche modo “minacciata”, da un ritorno. Guadagna sempre maggiore importanza il Nobile di Montepulciano Le Caggiole, prodotto dal 1982 al 1994 e ritornato con l’annata 2015 sugli scaffali. Si tratta di un Sangiovese in purezza maturato, a seconda dell’annata, 16-18 mesi in tonneau a rappresentare l’espressione massima del vitigno toscano per eccellenza, declinato secondo lo stile de Il Poliziano. La versione 2016 possiede un profilo aromatico estremamente definito, capace di mettere in primo piano piccoli frutti rossi e note floreali, accanto a cenni speziati che ne tracciano come una cornice. In bocca, il vino è ampio e generoso con tannini precisi e netti, che pur nella loro vivacità, non mettono mai in difficoltà un sorso pieno, continuo e succoso. Finale ben calibrato che richiama i frutti e le spezie.
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