Dimenticatevi il solito Müller Thurgau magro, acido, noiosamente limitato a qualche blanda nota “dolcina”: con l’Etza Norbert Blasbichler esula da questi stereotipi e conferisce nuova dignità a quest’uva. Sopra il suo maso le terrazze moreniche ove si trovano le vigne osano fino a 900 mt. di quota, e le piante di un’età fino a 50 anni godono di una straordinaria escursione termica giorno/notte; le rese sono ridotte a non oltre i 70 q.li ad ettaro, ben al di sotto degli eccessi subiti da questo vitigno nel tempo. In sintesi, ci si può permettere di spingere la maturazione senza perdere in acidità. Anche la fermentazione (manco a dirlo, a mezzo di lieviti autoctoni) e l’affinamento sulle fecce fini in botte grande di rovere, fino al giugno successivo alla vendemmia, ambiscono alla complessità. Infatti, già il naso non si appiattisce sul consueto coté floreale, per quanto gradevole, ma spicca in più una presenza burrosa e affumicata. Palato saporito, di buon volume ma non seduto: sul fin di bocca tornano erba fresca e fiori bianchi, allungati da una sapidità che rende il vino quanto mai gastronomico.
(Riccardo Margheri)
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