Dora Forsoni e Patrizia Brogi animano, è proprio il caso di dirlo, questa cantina poliziana, dove in un’atmosfera fuori dal tempo producono vini che sono un esempio quasi paradigmatico di “territorio in bottiglia”. Dai 5 ettari di vigneto ricavano 30.000 bottiglie tra Rosso di Montepulciano, Nobile, Riserva e un bianco toscano, che nella sua particolarità è a dir poco piacevolmente spiazzante. Lo stile dei vini è, con netta evidenza, la quinta essenza della tradizione, e, benché talvolta ci scappi anche qualche sgrammaticatura di troppo, il risultato è senz’altro di una coerenza e di una personalità uniche. Il Rosso di Montepulciano è probabilmente uno dei vini dalla più gioiosa bevibilità che si possano incontrare in Toscana, mentre il Nobile segna con chiarezza il carattere più intimo del Sangiovese, che guarda al tempo che passa. Il Nobile 2016, per esempio, poggiato saldamente su un’annata straordinaria, possiede profumi di ciliegia fresca, cenni ematici e terrosi, spezie e leggeri toni affumicati. In bocca, l’articolazione è incisiva, sempre guidata da un incredibile tensione, che rendono il sorso contrastato, tonico e vitale.
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