Raramente ci era capitato, in passato, di testare la capacità di invecchiamento del Nero d’Avola e, dovessimo prendere a campione il Rosso del Conte di Tasca d’Almerita, diremmo che i risultati sono piuttosto sorprendenti. L’azienda, è vero, ha bisogno di poche presentazioni, essendo una delle colonne portanti di quel made in Sicily in bottiglia che tanta fortuna ha riscosso negli ultimi tempi. E’ dallo splendido feudo Regaleali, circa 500 ettari situati tra le province di Palermo e Caltanisetta, che provengono le uve di questo vino. Splendido nel suo vestito granata con lieve unghia aranciata, svela profumi che da timidi si fanno via via più nitidi e affascinanti fino a stupire le narici con sensazioni di prugna matura e cioccolato ben amalgamate a toni di fiori secchi e pietra focaia di bella eleganza. E non finisce qui perché in bocca il vino è ancora meglio: elegante e ancora fresco, alterna note di carruba a quelle di buccia d’arancia che accompagnano il sorso verso un lungo finale.
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