Balzata agli onori della cronaca con l’annata 2004, l’azienda del simpatico Stefano Di Marzo non solo si conferma ma, anzi, sembra guadagnare nuove posizioni. Il Greco di Tufo, forse il suo vino meglio riuscito, pur rimarcando i tratti che ne distinguono lo stile, pare aver guadagnato qualcosa in termini di eleganza, definizione e piacevolezza generale. Il nostro assaggio: profumi “carichi” e maturi di frutta e fiori gialli, ben ampliati da vivaci spunti balsamici; gusto pieno ma di buon dinamismo e acidità; finale intenso e decisamente prolungato.
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