Risale a poche settimane fa il nostro assaggio del 2020 di Vigna Pradase, confermandoci ancora una volta quanto possa risultare piacevole una Glera accompagnata, spumantizzata con Metodo Classico e con qualche anno sulle spalle. E mentre là le evoluzioni terziarie del vino erano evidenti sia al naso che al sorso, l’annata 2021 si rivela certamente strutturata ma più “giovane” e tesa: i sentori agrumati sono predominanti insieme alla frutta a polpa bianca e a sensazioni rocciose che continuano anche al sorso, sostenendolo. In bocca esordisce cremoso, citrino e centrale, diventando più morbido in seconda battuta, quando torna la dolcezza fruttata che resta protagonista anche del lungo finale. Vigna Pradase è l’unica proprietà di Valdo: grande poco più di un ettaro, accoglie la messa a dimora di antichi cloni di vite locale recuperati, rappresentando un piccolo patrimonio ampelografico a cui la famiglia Bolla tiene molto, anche nel rispetto del suo lungo legame con questo territorio. Il resto della produzione - 19 milioni di bottiglie - proviene da conferitori di lungo tempo (anche da 3 generazioni) che superano le 70 unità.
(ns)
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