I segnali e le tendenze per il futuro secondo Raimondo Romani, in vista della nuova classificazione dei “Grand Cru” italiani della casa d’aste, l’unica specializzata in etichette del Belpaese, che ha conquistato l’Asia. “Non solo Barolo, i Supertuscan o Montalcino, che si confermano: tante realtà interessanti crescono, premiate dalla ricerca di vini più eleganti e meno potenti. Ed esclusi pochi nomi e le vecchissime annate, il gap di quotazioni con la Francia si riduce”.
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