Nel 2024, anno interlocutorio per il vino italiano, la produzione nazionale di bollicine è in crescita di circa il 9% sul 2023, a salvare consumi ed export in un anno non privo di criticità (dati Ovse e CevesUni). Questo, nonostante il consumo nazionale di spumanti si presenti stazionario, spinto soprattutto dal Prosecco. Con gli spumanti italiani che rappresentano oramai il 30% dell’export totale nazionale di vino. Oltre alla crescita del fatturato delle case spumantistiche (7/9%), si stima anche un +14% in valore al consumo e poco meno di un +7% in volume, con il Prosecco a fare da traino con un +10%. Se dici spumante italiano (le bollicine del Bel Paese si apprestano a superare la quota record di 1 miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate nel 2024) non puoi certo che fare il nome del Prosecco, che vale il 75% del suo totale. E poi c’è la “tendenza Spritz”, in crescita a partire dagli Usa, che, secondo l’Osservatorio del Vino Uiv-Ismea si è tradotta in 2,8 miliardi di cocktail a base di spumante italiano (con il Prosecco di nuovo protagonista), per un totale di circa 340 milioni di bottiglie dedicate al mix. Un fattore determinante per l’export 2024 ed ennesimo exploit del Prosecco. Ma, tornando al confronto con il bicchiere, dopo i nostri approfondimenti del 2022 e del 2023 sul Conegliano Valdobbiadene, troviamo anche in questa monografia 2024 un vino in salute e, in generale, ben eseguito, con etichette che avrebbero meritato più spazio, oltre a quelle in newsletter, come nel caso dei vini di Le Colture, Sorelle Bronca, Serena Wines, Canevel, Col Vetoraz, Andreala, Cenetae, Col del Balt, Tenute Gabe, Le Manzane, Col Sandago, Borgoluce, Borgo Antico, Drusian, che troverete presto sul settimanale “I Vini di WineNews”.
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