L’intervento integrale in apertura di Terra Madre e Salone del Gusto: “più dignità a chi produce, e non solo a chi trasforma il prodotto come gli chef. Più incontro tra il sapere scientifico-accademico e quello dei contadini. Il made in Italy vale se prima di tutto lo mangiamo noi in Italia, se torniamo anche attraverso il cibo a ridare vita ai nostri borghi che non hanno più anima. Il suolo e la terra la prima risorsa da tutelare contro una cementificazione senza uguali”.
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