“La ‘mmidia”, in dialetto abruzzese, è il malocchio. Quando, nel 2010, Marco e Davide hanno fatto per la prima volta il loro vino, la fermentazione non partiva. È intervenuta nonna Antonia con un’antica formula per liberare i due e il loro vino dall’“invidia”. Dopo il rito, la fermentazione è partita. Da allora, prima di ogni vendemmia, nonna Antonia toglie la’mmidia. Così si chiama l’alleanza enoica di Marco Giuliani e Davide Gentile nata a Villa Celiera, in provincia di Pescara. Un paese e alcune vigne a 700 metri di altitudine. Una quasi montagna che guarda il mare laggiù in fondo. Il Rosso Carbo è «100% uva e basta». Montepulciano d'Abruzzo ottenuto con macerazione carbonica dei grappoli interi in cemento. Dieci giorni in vasca e poi viene pressato. L’affinamento avviene per 6 mesi in cemento. Nasce così un Montepulciano lieve, spensierato e allegro. Un vino da bere a 10,5 gradi alcolici. «Un vino per noi che siamo più bevitori che vignaioli» dicono Marco e Davide. Nella vita tuttora fanno soprattutto altro, ma amano i vini francesi bevibili e sono andati a bottega da Jean Foillard, l’artigiano boss del Beaujolais. In etichetta si legge: «agitare prima dell’uso». Il Rosso Carbo ha un lieve fondo di tartrato di potassio. È senza solforosa aggiunta. Lieviti e batteri lo rendono vivo e senza pensieri. L’etichetta - una mano colorata nata dal computer di Davide - ricorda che è un vin de garage, gioioso e fatto a mano.
(Fiammetta Mussio)
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