“Sono stato il precursore degli chef televisivi, ma nasco cuoco. Con i colleghi rapporto sano, fatto di consigli ed amicizia. In questo periodo difficile, gli italiani hanno finalmente cucinato a casa, ogni giorno e ad ogni pasto, mettendosi veramente ai fornelli. Una cosa rara, che ci ha fatto lasciato due cose: capire il tempo che ci vuole ed il costo effettivo di ciò che mangiamo, e la paura di tornare a mangiare fuori. Per il mondo della ristorazione è stato un colpo durissimo, e le misure di sostegno economico, da parte dello Stato, sono state poche. L’Italia è un Paese unico, il mondo viene a scoprire le nostre meraviglie, dell’arte e della cultura culinaria, e con un aiuto riusciremo ad essere alla pari degli altri. Essere ambasciatore di un grande territorio del vino, quello dell’Asti, è un onore. Dal punto di vista di uno chef di cucina il matrimonio cibo/vino è quasi sempre una scoperta”.
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