Tanti i fattori chiave del successo: le grandi annate di Brunello (2015) e Barolo (2016), i dazi Usa che hanno avvantaggiato l’Italia, e non solo: “sono cresciuti gli investimenti nei vini top del mondo, e quindi anche le quotazioni, e vale anche per l’Italia. I vini del Piemonte e i Supertuscan sono ancora quelli che guidano, Ma stanno crescendo anche i vini abruzzesi, il Chianti Classico, e ci sono segnali positivi, anche se più contenuti, da Sicilia, Sardegna, Campania e Trentino”.
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