Tra economia e dossier aperti, le riflessioni del presidente di Unione Italiana Vini (Uiv) e guida di una delle realtà più importanti d’Italia enoica. “L’anno che sta per chiudersi è quello delle sorprese, partito alla grande e poi cambiato da guerra e inflazione. Non parlerei però di catastrofe: si chiuderà comunque in attivo. Certo alcune imprese sono più in difficoltà, altre si strutturano di più, ma è così in ogni settore, e lo è anche per il vino. Noi dobbiamo continuare a difendere qualità e artigianalità dei nostri prodotti, che hanno storie da raccontare”.
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