Ottenuto dal vigneto posto nella zona delle colline a nord di Verona nel Podere “Corte Brà”, l’Amarone Riserva 2015, maturato per circa sei anni in botti di piccole e medie dimensioni, si presenta alla vista di un colore rosso intenso tendente al granato. Al naso, si susseguono rimandi alla marasca, alla frutta rossa in confettura, al tabacco e alle spezie. Poderoso il sorso dall’attacco dolce e concentrato, dallo sviluppo serrato e dal finale intenso e persistente di nuovo sui frutti rossi. Negli anni Novanta del secolo scorso, c’è stato l’ingresso in Sartori della cantina Sociale di Colognola ai Colli, che ha coinciso con il passaggio generazionale agli eredi Andrea, Luca e Paolo Sartori, autori del consolidamento dell’impresa. Nel 2003 l’accordo con la Tenuta abruzzese Cerulli Spinozzi, mentre nel 2008 tocca alla cantina friulana Mont’Albano ad entrare nell’orbita dell’azienda veronese. Ma tutto è cominciato negli anni Sessanta del Novecento, periodo in cui sono state gettate le basi di questo marchio tra i più importanti del distretto enoico veronese, attorno ai nomi di Pierumberto e Franco Sartori. Oggi il mosaico di etichette è vasto, con numeri non certo confidenziali: sono 15 i milioni di bottiglie prodotte, ben eseguite e ottenute dai vigneti di proprietà (120 ettari distribuiti tra Valpolicella e Soave), insieme al lavoro di viticoltori selezionati, che forniscono la materia prima.
(fp)
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