Questa è una bottiglia decisamente speciale, nata grazie alla lungimiranza di chi si è preso carico di una storia vitivinicola lunghissima e ha guardato avanti verso un obiettivo, che lì per lì, poteva sembrare ancora molto lontano: le celebrazioni dei 250 anni di attività. L’Amarone Vajo dei Masi 1997 esiste infatti in pochissime magnum, vinificate, affinate e imbottigliate apposta per essere stappate 25 anni dopo, nel 2022. A proposito di “visione”, quella innanzitutto di Sergio Boscaini, che firma infatti le annotazioni a mano riportate nelle prime pagine del piccolo documento che accompagna ogni bottiglia. L’annata è una delle migliori della Valpolicella e il risultato è un vino vivo, a partire dal colore, chiaro e rubino. Al naso svela una straordinaria stratificazione che inizia con le note di fiori e ciliegia per poi immergersi in profumi balsamici di sottobosco, via via più scuri e caldi, accompagnati da erbe officinali, tabacco e sensazioni ematiche. In bocca si diffonde morbido e centrale, con una buona distensione tannica: sa di frutta e fiori e agrumi rossi, chiudendo leggermente amaricante. Un’ottima bottiglia, decisamente, con cui festeggiare.
(ns)
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