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LA GRIFFE

Bucci, Docg Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Limited Edition Riserva 2019

Vendemmia: 2019
Uvaggio: Verdicchio
Bottiglie prodotte: 8.000
Prezzo allo scaffale: € 120,00
Proprietà: fratelli Bucci
Enologo: Gianni Gasperi, Ampelio Bucci
Territorio: Castelli di Jesi

Ampelio Bucci è ormai acclarato punto di riferimento per i produttori di Verdicchio. Nota la sua storica dedizione ai vitigni tradizionali del luogo, Verdicchio, Montepulciano e Sangiovese anche quando la moda di quelli internazionali dettava legge. Nella sua azienda, anzi, i vecchi cloni delle vigne più antiche erano e sono i protagonisti come le grandi botti, in alcuni casi vecchie di ottanta anni, per la maturazione dei suoi vini. E da ultimo la sua intuizione più importante, semplice quanto definitiva: fare una Riserva di Verdicchio quando non era neppure prevista dal disciplinare. In altre parole, antesignano prima, baluardo del classicismo enoico oggi. Da produttore visionario, ha contribuito pure a far nascere la Fivi (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), oltre 10 anni fa, ed attualmente, i suoi Verdicchio sono fra i più grandi bianchi d’Italia, e quindi del mondo. Vini capaci di conquistare i premi più importanti della critica enologica sia nazionale che internazionale (il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Bucci 2019 è il primo vino bianco al mondo per la classifica della rivista americana Wine Enthusiast “100 most exciting wines 2021”). Ma non è sempre stato così. Ampelio Bucci è stato anche accusato di non stare al passo coi tempi, di produrre vini sorpassati, a dir poco demodé. Sorte amara ma comune ai produttori più iconici del Bel Paese. Il nome che porta, e che al mondo della vigna subito rimanda, appare, a posteriori, come una vera e propria “firma” del destino. Lascia il suo primo mestiere - quello di consulente marketing nel mondo della moda milanese - alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, iniziando ad occuparsi di un pezzo di terra vitato acquistato nel 1933 dalla famiglia Bucci e presto dotato di cantina a Ostra Vetere. Qui, oggi, sono coltivati 31 ettari di vigna in biologico (dal 1999), da cui si ricavano 120.000 bottiglie. E poi il protagonista assoluto. Il Villa Bucci Riserva, dai vigneti aziendali più vecchi (65 e 50 anni), maturato in legno grande per oltre un anno. Per equilibrio tra carattere dell’uva e apporto del legno, tra corpo e finezza, tra esuberanze climatiche e puntuale intervento umano. E per la sua innata capacità di durare nel tempo. La versione 2019 si rivela raffinata e di grande profondità al naso mettendo in fila rimandi alla frutta esotica, alle erbe mediterranee, al gelsomino, alla zagara e alla mandorla fresca, con tocchi di grafite e di pompelmo rosa. Bocca di peso ma ben bilanciata tra il frutto e una ancora tagliente acidità, ampio, sapido e di gran persistenza aromatica il sorso, dal lunghissimo finale agrumato.

(are)

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